Tutto sommato 
lunedì, 3 maggio 2010, 21:48
Mi riaffaccio per l'ultimo scatto del viaggio.

Ritorno rocambolesco: la nube del vulcano islandese oscurava i cieli di mezza Europa, ma per fortuna noi eravamo nell'altra metà. Questo non ci ha risparmiato i disagi e i veleni della disorganizzazione e della cialtroneria italiana.

A Fabio hanno perso la valigia, ma credo che l'abbia recuperata, visto che su facebook non ha mandato cristoni all'indirizzo della TAP o dell'aeroporto di Fiumicino.

A me hanno rotto le ruote e i piedi della valigia. E dire che erano ben robusti.... ho avuto il dubbio che l'avessero lanciata mentre l'aereo era ancora per aria. Certo, me l'hanno sostituita con una nuova, che però mi soddisfa di meno per via dei bracci telescopici all'interno della valigia, invece che all'esterno.

Ad ogni modo il tutto è stato reso sopportabile dal ricordo delle due settimane all'insegna dello svacco più estremo, delle mangiate più succulente, delle spiagge più rilassanti, delle patate più piacenti.

Non so, forse non ci tornerò, o forse si, però è un posto da vivere, sicuramente da andarci almeno una volta, soprattutto per i locali dove si balla e si conoscono persone che, si, magari non hanno molto da vivere bene, ma sicuramente lo sanno fare meglio di noi.

Una vacanza che volevo: non certo la panacea, ma sicuramente un momento positivo per andare oltre. E per questo ringrazio Fabio e Andrea, perché sono stati quelli che hanno reso così speciale questo nostro viaggio.

Ciao, Brasile, esiste sempre un motivo per volerti bene. :)
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Per ora 
venerdì, 16 aprile 2010, 14:22
In brasile è sicuramente cosa buona e giusta portarsi dietro un antidiarroico: soprattutto nei paesi in via di sviluppo Montezuma trova terreno fertile.

La gente qui è solare e allegra, si sa, ma tenta sempre di fregarti. Se poi sei un turista si accaniscono come leoni sulla preda. Bisogna contrattare su tutto: a volte è normale riuscire a spuntare un prezzo metà di quello iniziale.

Le donne sono piuttosto intraprendenti: il fatto di avere un rapporto maschi-femmine di 1 a 10 (così dicono), rende i rapporti molto instabili, e se una donna ha avuto dei figli con più uomini, senza esserne sposata, la cosa rientra nella normalità sebbene siano molto cattolici. Anche perché dicono che comunque crescere un figlio non è molto costoso.

A fortaleza i locali sono disseminati un po' ovunque, però devo dire che visti i 4-5 principali, il resto diventa una ripetizione. Alcuni di questi sono dei mignottai.

Si mangia bene, sia carne che pesce, e ci si può sbizzarrire nei tanti ristoranti del centro. però devo dire che una volta mangiati quei 4 piatti di pesce, o abbandonati alla dovizia di carni di una churrascaria, il resto è una mera copia. È un vero peccato che non abbiano il pesce alla brace o cotto al forno in modo semplice: lo cucinano solo accompagnato da salsine o impanato e fritto, ma in questo modo non si capisce se è buono. L'altro giorno sulla spiaggia ho mangiato delle ostriche fresche, ma erano meno saporite di quelle di Adelaide, che rimangono inarrivabili e senza possibilità di paragoni.

I dolci sono molto dolci e ovunque mettono la cannella, che a me non piace. Peccato, perché sono convinto che senza cannella verrebbero fuori dei sapori guduriosi che così vengono nascosti.

Il tutto per significare che, sì, a fortaleza è bene venrici per conoscere la gente, visitare i dintorni, gustare il cibo e divertirsi nei locali con la musica dal vivo, ma dopo una settimana non ci sono più motivi di interesse per rimanere: sicuramente non il mare, che fa un po' schifo, non i locali, che si ripetono, non le spiagge, che si copiano, e men che meno la città, fatta di grattacieli, favelas e nient'altro.

Le spiagge sono ovunque libere, nel senso che gli stabilimenti sono accessibili senza obolo e ci si può sistemare sotto gli ombrelloni già pronti o sotto dei tetti di paglia ove sono già preparati sedie e tavolini. Il tutto è completamente gratis. In genere il cliente consuma, ed è su questo che ci sono i guadagni, sebbene i prezzi non siano assolutamente più elevati che in altri posti della città.

Ovviamente c'è il rovescio della medaglia: i vu' cumprà sono in un numero esagerato e quindi passano di continuo; in pratica si trascorre il tempo a dire di no. Vendono di tutto: dall'insalata di frutta fresca tropicale, alle amache, alle tovaglie, alle statue in legno di mezzo metro, alle aragoste da mangiare al momento, insomma di tutto. Ci sono pure le massaggiatrici e le manicure che cercano di prestare i loro servizi. Vi assicuro: in media passa un vu' cumprà al minuto.

La temperatura si aggira sempre compresa fra i 25 e i 30 gradi durante tutto l'arco dell'anno, sia di giorno che di notte, almeno a detta degli autoctoni. Il problema è l'umidità: non ho mai incontrato un momento in cui il clima fosse secco, ora più, ora meno, è sempre e comunque umido.

Lavare gli indumenti è un problema: non esistono lavanderie a gettone, e quella presente nel residence ne prende minimo 3 kg la volta, facendosi pagare 8 reali al kilo: le truffe legalizzate sono all'ordine del giorno, come certi i bancomat.

Vi sono in giro delle macchinette bancomat funzionanti h24. Qui vi prelevano 10 reali di commissione, indipendentemente dall cifra prelevata. Se andate ai bancomat del banco do brasil non c'è tale tassa. Considerando che 10 reali sono circa 4 euro, questo la dice tutta sulla disonestà dei brasiliani.
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In campana! 
domenica, 11 aprile 2010, 15:45
Ieri siamo tornati da una gita di due giorni in cui avremmo dovuto vedere 3 spiagge piuttosto famose; nel prezzo era compresa anche la mezza pensione in un albergo con camere singole. Il fatto che i pagamenti siano in anticipo la dice lunga: come recita un proverbio siciliano, "chi paga prima, mangia pesce fituso".

In Brasile bisogna venire con la ferma intenzione di non pagare prima; dare un anticipo, ma mai pagare prima.

Non abbiamo visto le 3 spiagge, ma solo una, Canoa Quebrada, dove abbiamo anche alloggiato. In albergo invece che 3 singole, io e gli altri due miei amici siamo stati sistemati in un'unica camera. La cosa ci ha fatto comunque piacere perché preferiamo stare insieme, ma il comportamento è da disonesti.

Al ritorno Fabio, che ha la camera da solo, ha trovato che dalla cassaforte gli mancavano 60 euro, senza segni di scasso o forzatura su alcunchè, segno che qualcuno ha le chiavi della porta e della cassaforte. Fra l'altro due giorni fa, mentre dormiva, ha subìto un tentativo di intrusione in camera, dato che ha trovato la chiave (dall'interno) bloccata in un punto da cui non era possibile toglierla. Segno che qualcuno ha la chiave di quella camera.

L'appartamento in cui invece alloggiamo io e Andrea ha il piano cottura che non funziona, e per 3 giorni il bagno di Andrea non scaricava.
Entrambi gli appartamenti sono stati presi attraverso il sito www.fortalezappartamenti.com, quindi evitatelo.

Gli argomenti di dialogo fra di noi non sono poi tanti: fighe e cacca. Fabio e Andrea sono sempre esaltati delle loro esternazioni metaboliche, e descrivono con orgoglio e dovizia di particolari sensazioni e prodotti finali delle rispettive defecazioni. Oggi la prima cosa che ha detto Andrea appena sveglio è stata "Vado a cagare!".

Ieri siamo andati in discoteca. Per la prima volta mi sono divertito con la musica unz-unz. Loro due si sono lanciati subito nell'intorto di un paio di belle patate. Personalmente avevo intenzione e voglia di vivere la serata in mezzo agli altri ma per i fatti miei, lasciandomi portare dalla musica e vivere le persone. Verso la fine della serata, mentre gli altri due erano intenti a pomiciare e convincere le due conquiste a seguirci, ero dietro a fare i cazzi miei a bordo pista quando vengo intortato da una mulatta che si mette a ballare a due palmi da me, ora prendendomi le mani, ora cingendomi la vita da dietro. Complice una sua amica, anche lei mulatta, a cui non sarebbero dispiaciute le mie attenzioni. Ora, per appagare ogni curiosità erotica, dico subito che le brasiliane che si vedono in cartolina e nei filmati sono, appunto, da cartolina e filmati, ma dal vivo il numero di brasiliane di qualità è basso. Forse perché siamo in bassa stagione e non ci sono molti turisti.

Comunque le tipa che mi voleva ad ogni costo non era malaccio, forse un po' sul buzzo. L'amica, invece, era piuttosto carina.

Problema: non me ne poteva fregare di meno. Per cui non ho dato seguito all'intorto, mentre uscivo la tipa mi ha lanciato in bacio che ho ignorato, e, con sorpresa dei miei amici, anche loro senza compagnia, me ne sono tornato da solo.

Lo so qual'è il commento del comune maschio latino: "Ma come, sei stato intortato da due brasiliane e non te ne sei portato dietro neanche una??? Ma sei un coglione!!!".

Gli è che dello stereotipo del maschio latino non mi frega una cippa: tendo a fare quello che mi sento, e non mi comporto per rispettare un cliché del pensiero comune, altrimenti sarei schiavo degli altri.
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Stop 
venerdì, 9 aprile 2010, 22:00
Dopo diversi giorni di ambientamento, sono giunto alla convinzione che Fortaleza sia proprio una città di merda. Ovunque lungo il mare sorgono grattacieli; dietro, le favelas. Non ho nulla contro i grattacieli sul mare, ma il fatto che siano proprio brutti e senza stile, anonimi blocchi di conglomerati senza un pensiero, rende il tutto estremamente orribile.

Come città non c'è assolutamente nulla da vedere, il che non è una brutta cosa, perché si compensa con la vita: ci sono diversi locali dove passare la serata e molta musica dal vivo. A me la musica latino-americana non piace, però viverla qui e partecipare alla loro gioia di chiassosi festanti fa un certo piacere.

Fortaleza è famosa per il turismo che prevalentemente è di tipo sessuale; in questo periodo non ci sono molti turisti, e quelli che ci sono provengono per la massima parte dall'Italia. Come dire che gli italiani sono dei gran puttanieri.

Purtroppo l'italiano che, come il sottoscritto, viene qui per un turismo non necessariamente sessuale, deve fare i conti con la mentalità diffusa secondo cui noi siamo quelli maleducati, che fanno casino e crediamo che tutte le brasiliane siano puttane; il che ogni tanto può rendere le relazioni sociali piuttosto sgradevoli, se non fosse per il carattere solare e disponibile di molti brasiliani.

Ad ogni modo le puttane sono all'ordine del giorno in ogni locale.

Le spiagge decenti sono piuttosto distanti dalla città, e prendere un taxi per raggiungerle è la regola. Sono un po' come quelle che si immaginano più spesso: larghe, con palme e zone d'ombra fatte di alberi e cespugli, sabbia fina e tutto il resto, ma il mare fa schifo: vuoi per le mucillagini, vuoi perché le onde sollevano molta sabbia, il fatto è che non ci si deve aspettare assolutamente le acque cristalline dei poster.

I taxi non sono cari, ma i tassisti sono dei veri e propri disonesti: cercano di tenere spento il tassametro per poi farvi pagare l'ira di dio. Assicuratevi che sia acceso, e se non vuole accenderlo con mille scuse, scendete dal taxi: state tranquilli che ce ne sono almeno altri 5 che vi aspettano.

L'altro ieri abbiamo fatto un giro a Cumbuco su una Dune Buggy, una gita esaltante dall'inizio alla fine: siamo passati da luoghi doviziosi di ogni vegetazione all'aridità delle dune, interrotta ogni tanto da una palude balneabile, per concludere in una piscina in riva al mare, immersa nelle palme, con un cocktail-bar a pelo d'acqua.

Il sole merita un discorso a parte: picchia bene, si sa, ma il vento, che spira in ogni ora della giornata, ci inganna, e si tende a non dare molto peso al forte irraggiamento. Il consiglio è di portare SEMPRE un cappello e cospargersi di crema protettiva due volte al giorno, una la mattina e una il primo pomeriggio. Vi assicuro che anche con una crema a protezione 30 comperata in Australia, mi sono preso la mia brava insolazione.
Fate i vostri conti.
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