01/12/2015
Fin da quando è iniziato l'anno scolastico molti studenti si sono rivelati maleducati, irriverenti, noncuranti delle regole scolastiche: ho dovuto riprenderli senza sosta dall'utilizzo del cellulare o dal consumo di cibo in classe, nonostante abbia fatto ricorso a note disciplinari che ormai si rivelano una misura oltremodo inefficace. Vogliono solo fare chiasso e cialtronare a loro piacimento; svolgere il mio lavoro in queste condizioni mi sta provando psicologicamente, e non ho nessuna intenzione di mettere a repentaglio la mia salute mentale oltre i limiti del normale svolgimento del lavoro; limiti che sono ampiamente superati.
Oggi uno studente della classe 2BF, approfittando che il sottoscritto gli voltasse le spalle per scrivere sulla lavagna, con voce volutamente camuffata ha pronunciato a voce alta una parola pesantemente offensiva nei miei confronti, nel silenzio della classe. Non ho potuto identificare lo studente in questione, ma dalla direzione del suono proveniva certamente da Tramuto o Raiano. Credo che più verosimilmente l'ingiuria sia venuta da quest'ultimo, con cui in precedenza c'era stato un battibecco perché aveva emesso un verso di disturbo durante la lezione. Ad ogni modo i compagni attorno a lui sanno esattamente chi è il responsabile.
Vi è un precedente che riguarda il sottoscritto nei rapporti col Belluzzi: nell'A.S. 2013-2014 uno studente del 4° anno, sfruttando la possibilità di poter agire in pieno anonimato, aveva scritto una grave offesa verso il sottoscritto su uno schermo visibile da tutta la classe. In quella occasione, convocato un consiglio di classe straordinario, non fu preso alcun provvedimento da parte dell'istituto, un vergognoso nulla che mi rese profondamente umiliato come individuo e come lavoratore. La prof.ssa Casanova si oppose strenuamente all'annullamento della gita di classe. La Casanova ha poi accompagnato la classe in gita scolastica, naturalmente spesata di tutto.
Ho preso contatti con un avvocato per sapere come intervenire in sede giudiziaria per salvaguardarmi la dignità, ma in questo paese i maleducati e i farabutti sono massimamente tutelati, al contrario delle persone oneste; comunico le mie dimissioni da un incarico che si è dimostrato pesantemente lesivo di dignità e benessere psicologico.
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25/10/2015
L'altro ieri ho saputo che un mio alunno è risultato positivo al test della TBC, ma le autorità sanitarie hanno certificato che può frequentare la scuola.
Non solo io non ero stato avvisato, ma anche i genitori dei suoi compagni sono all'oscuro di tutto.
25/10/2015
Ho acquistato il kit per la firma digitale su linux da Aruba: SIM con dati dentro, e chiavetta USB. Il driver della SIM non funziona.
Mi avevano assicurato che erano tutti compatibili con linux, invece è una pietosa menzogna per vendere.
L'assistenza tecnica Aruba è assolutamente impreparata su Linux.
Sono andato sul sito della Infocert: ho scaricato il driver della SIM e il loro software.
Tutto funziona a meraviglia liscio come l'olio.
Ho eliminato ogni traccia di Aruba dal mio pc.
10/09/2014
Oggi, 10 settembre 2014, alle 18:34 ricevo una telefonata dalla A&G assicurazioni: mi avevano contattato i primi di agosto per sapere se volevo fare un'assicurazione per turismo.
Ero interessato, per cui ho detto di mandarmi la documentazione.
Passati dei giorni, non sentendo nulla a riguardo, mi organizzo diversamente, con una compagnia che avevo contattato precedentemente.
Oggi mi chiedono se avevo ricevuto la documentazione. Ho risposto che non solo non ho ricevuto nulla, ma che oltretutto non avendo sentito nulla, avendo fatto il viaggio ed essendo pure tornato, non mi serviva più. Mi rispondono che se la devo disdire devo telefonare al numero 800822095. Chiedo che lo facciano loro: no perché la polizza è mia, è attiva e se non chiamo io personalmente poi devo pagare.
Insomma, la A&G Assicurazioni attiva polizze solo perché siete stati contattati, mica perché avete letto la documentazione e avete sottoscritto la polizza.
Alle 18:50 chiamo. Dopo 8 minuti di attesa una signorina mi risponde e annulla la polizza.
08/08/2014
Nel condominio di Colere si era deciso di rifare il tetto. La mia indicazione era di metterci delle lastre polimeriche che sembrano veramente dei coppi e costano un terzo (fra lavori e materiale), ma gli altri condomini, senza essersi informati, sostenevano che non ce l'avrebbero fatto fare. Dopo la delibera ho procurato delle foto di tetti in polimeri fatti nello stesso comune.
Fra 4 preventivi, non scelsero il più basso, come in genere si fa, ma scelsero quello appena più caro. Einstein aveva ragione sulla stupidità umana, a meno che chi ha deliberato non avesse degli interessi personali e particolari per promuovere una certa ditta anziché un'altra.
Così si diede l'appalto alla ditta Piantoni.
Contrariamente a quanto si fa in genere (qui si vive sempre nelle eccezioni), l'amministratore Camossi impose che ogni condomino pagasse la propria quota subito e in un'unica soluzione. In genere per somme piuttosto elevate si rateizza il pagamento, ma Camossi non lo fece. Piantoni ringrazia.
Tutti i condomini, tranne qualcuno, si precipitarono a dare retta all'amministratore e pagare la loro parte in anticipo.
In Sicilia c'è un proverbio che recita "Chi paga prima mangia pesce fitùso". E infatti il risultato è quello che si può vedere in questo link: un tetto indecente, con Camossi che teneva la parte di Piantoni (ma non è pagato dal condominio per fare i nostri interessi?), e che mi si è avventato contro perché dovevo pagare la mia parte nonostante insistessi che il tetto era stato fatto da cani.