08/08/2014
Nel condominio di Colere si era deciso di rifare il tetto. La mia indicazione era di metterci delle lastre polimeriche che sembrano veramente dei coppi e costano un terzo (fra lavori e materiale), ma gli altri condomini, senza essersi informati, sostenevano che non ce l'avrebbero fatto fare. Dopo la delibera ho procurato delle foto di tetti in polimeri fatti nello stesso comune.
Fra 4 preventivi, non scelsero il più basso, come in genere si fa, ma scelsero quello appena più caro. Einstein aveva ragione sulla stupidità umana, a meno che chi ha deliberato non avesse degli interessi personali e particolari per promuovere una certa ditta anziché un'altra.
Così si diede l'appalto alla ditta Piantoni.
Contrariamente a quanto si fa in genere (qui si vive sempre nelle eccezioni), l'amministratore Camossi impose che ogni condomino pagasse la propria quota subito e in un'unica soluzione. In genere per somme piuttosto elevate si rateizza il pagamento, ma Camossi non lo fece. Piantoni ringrazia.
Tutti i condomini, tranne qualcuno, si precipitarono a dare retta all'amministratore e pagare la loro parte in anticipo.
In Sicilia c'è un proverbio che recita "Chi paga prima mangia pesce fitùso". E infatti il risultato è quello che si può vedere in questo link: un tetto indecente, con Camossi che teneva la parte di Piantoni (ma non è pagato dal condominio per fare i nostri interessi?), e che mi si è avventato contro perché dovevo pagare la mia parte nonostante insistessi che il tetto era stato fatto da cani.
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